La Cooperazione italiana ha deciso di destinare un contributo di emergenza di 350 mila euro all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) per sostenere le attività di assistenza a rifugiati, sfollati interni e comunità ospitanti nel nord del Camerun a fronte dell’aggravarsi della situazione umanitaria causato delle continue violenze perpetrate dal gruppo terroristico Boko Haram.
Il contributo italiano si focalizzerà sulle attività realizzate dall’Oim nei distretti settentrionali di Mayo-Sava, Mayo-Tsanaga e Logone-et-Chari, confinanti con la Nigeria, nei quali sono presenti 70 mila sfollati interni e 50 mila rifugiati nigeriani. La risposta umanitaria in queste aree, caratterizzate da una situazione di malnutrizione ricorrente, insicurezza alimentare e colera, è ancora insufficiente a causa dei problemi di accesso e delle proibitive condizioni di sicurezza.
L’Oim interviene in collaborazione con la Protezione Civile locale, con le municipalità interessate e con gli altri attori umanitari presenti. Sono previste in particolare attività di distribuzione di beni di prima necessità quali coperte, set da cucina, materassi e kit igienici, intesi a migliorare le condizioni di vita di circa 1.250 famiglie (10 mila persone) per un periodo di sei mesi.
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